venerdì 27 novembre 2009

Futuro ed ottimismo: ma a Fortaleza?

L'onda di ottimismo arriva anche qui nell'assolato Ceará. Lo stato quest'anno é cresciuto a ritmi superiori alla media nazionale ed i grandi gruppi, dalla costruzione civile ed ingegneria all'industria si stanno leccando i baffi in attesa di gettarsi, stile "lo squalo 2" sulle ingenti somme rese disponibili per i lavori di costruzione della Nuova Fortaleza.
Il tempo massimo é fissato dalla Coppa del Mondo di Calcio del 2014: per quell'epoca tutto dovrá essere in funzione. Ma ce la faranno i brasiliani in generale e quelli di Fortaleza in particolare? Quando vogliono, fanno cose efficienti e spettacolari, basta citare le sfilate di carnevale di Rio con decine di migliaia di persone organizzatissime e disciplinate e milioni di spettatori entusiasti...ma spesso peccano di atavici difetti latini quali pressapochismo, disattenzioni, menefreghismo, indisciplina, mancanza di controllo e di senso civico.
L'elenco dei lavori e grande: un nuovo aeroporto, Camocim-Jericoacoara, una linea di metropolitana Maranguape-Centro, uma linea di navette Parangaba-Stadio Castelão-Mucuripe, nuovo centro di esposizioni e riforma radicale della circolazione nella avenida Washington Soares con profusione (almeno stando ai progetti) di viadotti e tunnels, il mega-acquario in Praia de Iracema, ponte di Sabiaguba per accellerare l'accesso al Porto das Dunas, ristrutturazione del centro storico e della Beira Mar...e questo solo per citare i maggiori progetti!!
Facciamoci contagiare dall'ottimismo e cerchiamo di non guardare alle brutture architettoniche odierne, alla sporcizia delle periferie (ma non solo), alle spiagge inquinate, al traffico caotico e indisciplinato, alla criminalitá e droga dilagante ed ai tanti brasiliani che probabilmente non trarranno beneficio da nessuno dei progetti appena descritti: ció che conta é l'ottimismo, una specie di mantra nazionale.
Il gigante si é svegliato....conoscendone peró l'indole sonnolenta e letargica con la quale affronta i problemi, nessuno potrá dire con sicurezza se e per quanto durerá l'inebriante stato di eccitazione.

sabato 21 novembre 2009

Futuro in evidenza

Abbiamo parlato in un precedente articolo circa l'onda di ottimismo esistente nello scenario attuale brasiliano. Diciamo subito che il brasiliano é un'inguaribile ottimista. Lo é sempre stato, anche nei tempi piú bui e non so se questo dipenda dall'incoscienza, dall'ingenuitá o sia proprio nell'indole del popolo.
Peró, questa volta, hanno veramente ragione ad essere ottimisti.
Citiamo qualche esempio: Il paese ha raggiunto lo status di " idoneitá ad investimenti internazionali" come sancito dalle principali agenzie finanziarie; ha una moneta stabile e riserve monetarie ingenti ed in aumento, tanto da permettersi, durante la recente crisi, di prestare soldi all' FMI; Grandi imprese ben capitalizzate e nei settori trainanti come l'energetico, imprese che sono molto ben valutate; un mercato interno grande, molto vivo e dinamico; Ha scoperto riserve di petrolio in mare e che lo porteranno ad essere il sesto produttore mondiale nel 2030 ed il decimo come riserve; politicamente molto attivo a livello internazionale con un Ministro degli Esteri considerato tra i migliori al mondo é in procinto di conquistare la poltrona di membro permanente del consiglio di sicurezza dell'ONU; Ospiterá i mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016, i maggiori eventi sportivi del pianeta che concentreranno qui l'attenzione di tutti e genereranno grandi lavori e molta occupazione....sufficiente per generare ottimismo?
Speriamo peró che l'ingente entrata di risorse serva a risolvere i problemi di sempre: grandi sacche di emarginazione, milioni di miserabili ed analfabeti, distribuzione assolutamente non equilibrata della ricchezza, istruzione pubblica e sanitá allo sfascio, trasporti precari, strade bombardate e pericolose, criminalitá dilagante per il massiccio aumento di commercio di droga e per la scarsa efficacia della polizia e della lentissima giustizia per leggi antiche, non adeguate agli eventi e spesso neanche applicate, corruzione, indisciplina ed irresponsabilitá in generale dovuta a poco controllo da parte delle autoritá, parti interne del paese in abbandono e metropoli sempre piú grandi ed invivibili.
Se riusciranno a risolvere la precedente complicata equazione, allora si, forse tra vent'anni potremmo parlare di Brasil Pais do Futuro....e se ci saró ancora, chiederó la naturalizzazione perché sicuramente una piccola porzione di sviluppo sará il risultato anche del mio sforzo.

Cosa abbiamo perso e cosa cerchiamo

Cominciamo con una domanda. Ma perché vivere in Brasile? Se non per forza, come nel mio caso, perché tanta gente sceglie o addirittura fa carte false per vivere in un paese complicato, a volte pericoloso, dove sanitá, istruzione e sicurezza pubblica sono precari ed un europeo deve avere necessariamente molti soldi per consentirsi qui una vita decente?
Sempre alla ricerca di quello che in Italia abbiamo perduto e che ricerchiamo all'estero, stavo digitando con un amico, lettore del blog, prossimo intenzionato al trasferimento verso lidi tropicali e, per caso, la conversazione si é orientata su questo tema. Riporto un piccolo frammento in cui rilevo cose interessanti.
Certo non risolve il dilemma ma aiuta!


willy diz:
in Italia non e' il massimo.Non so cosa ti dicono i tuoi a Novara...
alessandro diz:
mi dicono: "stattene in Brasile"!
willy diz:
pensa un po'! sinceramente ti direi la stessa cosa! sono sincero
alessandro diz:
lo so....purtroppo c'é pessimismo, il che non é un bene....qui in Brasile ci sono moltissime cose che non vanno....vedi sul mio blog… ma la gente é ottimista, crede nel futuro.
willy diz:
e' un pregio che ha il Brasile
alessandro diz:
io quando sono qui vorrei tornare in italia ma nell'italia di quando avevo 20 anni e le cose andavano bene per tutti, non c'erano problemi a trovare lavoro la gente era piú umile e tranquilla ed i soldi, anche pochi, bastavano poi peró, quando sono in italia, vorrei tornare subito in Brasile
willy diz:
io sono più giovane di te ma nel mio piccolo l'ho vissuta questa trasformazione che c'e stata in Italia…e infatti prima non avevamo quello che abbiamo ora però eravamo più felici.
alessandro diz:
allora bisogna capire cosa é cambiato....quando é avvenuto sto cambiamento e purtroppo mettersi il cuore in pace che indietro non si torna…
willy diz:
sembra una frase fatta ma il benessere non da la felicità e tu lo puoi dimostrare benissimo vivendo in Brasile.
alessandro diz:
come dicevo.....qui i problemi sono altri: malfunzionamento generale dei servizi, criminalità, sacche di terzomondismo, indisciplina, corruzione, droga dilagante ecc. però la gente sa vivere ed accontentarsi di quello che ha… ha un rapporto con il trascendentale, la religione, la spiritualitá, che forse solo gli orientali hanno...noi l'abbiamo perso, o non l’abbiamo mai avuto…..abbiamo perso il piacere delle piccole conquiste quotidiane. Abbiamo avuto la sicurezza e questa... ha ammazzato la vita perché la vita é insicurezza...l'unica cosa sicura della vita é la morte!! se vivi insicuro, come qui, dai valore a tutto...certo i problemi non spariscono e le rabbie e gli stress neppure ma é una maniera diversa di vivere. Ti faccio un esempio prima di andare a cena: Oggi un camion ha strappato il nostro cavo di allacciamento alla rete elettrica. Faccio notare che qui tutto é esterno, un gomitolo di fili e cavi elettrici e telefonici, sistema dicono comune al continente americano. Vivo in periferia, in un rione in cui tutti si conoscono ed il mio negozio é situato nella strada principale. Mentre aspettavamo l'intervento dei tecnici che é avvenuto solo in nottata, invece di disperarsi come sarebbe successo in Italia, in pochi minuti, chiedendo ai vicini, ho localizzato un muratore-elettricista al lavoro nelle vicinanze e di cui giá sono cliente, senza chiedermi niente in cambio e istantaneamente, con una semplice prolunga, mi ha fatto un'allacciamento di emergenza alla rete della vicina, la quale si é prontificata a concedermi la sua energia per quanto tempo servisse. Morale, abbiamo continuato a lavorare, i gelati sono sopravvissuti ed abbiamo atteso senza stress l'arrivo dell'equipe tecnica. Da questo piccolo esempio di vita quotidiana, tirate voi qualche conclusione!
Un abbraccio.


alessandro diz:
(bello questo lo metto sul blog)!!

venerdì 6 novembre 2009

Un tipico caso di maleducazione

Oggi segnaliamo a coloro che non conoscono come vanno le cose da queste parti, il fenomeno dei "carros de som" e dei "paredão". Si tratta di automobili utilizzate per il trasporto quasi esclusivo di enormi casse acustiche ed attrezzatura per amplificazione, sia incorporate alla carrozzeria e sia a traino in rimorchi spesso fatiscenti e senza luci, destinate a pubblicitá o a fine "ludico" di intrattenimento di masse che vanno dal dal "povão" delle periferie ai figli snob delle classi piú agiate.
Per chi, come me, vive in periferia, in qualsiasi momento le comuni attivitá di lavoro o di relax possono essere interrotte dal disgraziato di turno che, al volante della sua auto, utilitaria scassata o SUV nuovo di pacca che sia, passa con il sistema suddetto acceso a volumi tali da far tremare pareti di cemento armato, diffondendo pubblicitá di altrettanti cretini che affidano il proprio commercio a tali soggetti e tali forme di propaganda oppure, in alternativa, sparando altissime le note di "musiche" di pessimo gusto ma molto in voga da queste parti come forró, funk, evvia con tutto il reportorio mediocre di ballate o meglio sballate tropicali.
In molte periferie, soprattutto nelle vicinanze di grandi arterie o piazze popolari, e comune questo tipo di attivitá anche di notte. La polizia a volte interviene ma spesso i balordi ritornano o se non loro altri....e sono tanti perché qui, come in nessun altro posto, la madre dell'imbecille é sempre incinta e l'ignoranza e la maleducazione sono dure a morire.
Cito in seguito il progetto di un giovane consigliere comunale di Fortaleza, che merita tutto l'appoggio di gente che vorrebbe vivere in pace. Dategli un'occhiata e, residenti in brasile, per cortesia mettete la vostra firma!
http://www.guilhermesampaio.com.br/LeiDoParedao/
Un abbraccio a tutti dal caldo sole tropicale del Brasile.