martedì 25 febbraio 2014

Fortaleza nell'anno della Coppa del Mondo.

Il ritratto impietoso della Fortaleza 2014, anno dei Campionati di Calcio in Brasile, é stato pubblicato l'altro giorno da un quotidiano. Il quadro fornito é un legante micidiale di tutte le problematiche irrisolte: le delinquenze, le generazioni senza cultura e senza leggi, gli sperperi di denaro pubblico, l'esplosione demografica. Tutto coniugato a fornire la realtá di una cittá spaccata in tre. C'é la piccola area "europea" (attenzione a non esagerare prendendo troppo sul serio l'aggettivo...), quella intermediaria, indefinibile e quella, vastissima, del degrado e dell'impetuosa favelizzazione. A fare da discriminante é l'indice di sviluppo umano, qui chiamato IDH. Misurando il verde pubblico, l'inquinamento, le scuole, i redditi, la salute e mortalitá, tra altri parametri, si ottiene un conglomerato di dati molto efficace per analizzare i contesti sociali. Alcuni quartieri di periferia, falcidiati da migliaia di morti ammazzati per l'incidere violento del traffico di droga, hanno valori veramente bassissimi, compatibili con alcuni stati africani mentre altri, affacciati sul lungomare, presentano tassi europei. Ed il Brasile é questo qua: dodici faticosi anni di era Lula, il leader massimo del proletariato, difensore e paladino del popolo ed otto altrettanto lunghissimi anni di amministrazione comunale rosso-stellata per arrivare alla seguente facile conclusione: crescita economica e sviluppo umano non sempre camminano assieme.
Comunque, se scegliete di vivere "stile europeo", allora cercate casa a Meireles, Beira Mar, Dionisio Torres e Coco; se vi piace l'avventura estrema e vi accontentate, fiduciosi che le cose cambino, lo chef consiglia il Conjunto Palmeras, il Barroso e la Granja Lisboa. 

giovedì 20 febbraio 2014

Il faló delle autolinee.

Si comincia a notare troppo spesso, anche in Fortaleza, l'insorgere di una nuova moda di protestare: l'incendio dell'autobus. In altri stati é considerato normale e quando a farlo sono, come spesso succede, adolescenti di periferia, beh, allora da queste parti é equiparato ad uno sfogo giovanile e quindi automaticamente perdonato da una legislazione passiva e connivente. Per svariate motivazioni in Brasile puoi incendiare un autobus, ne cito alcune: hanno sfrattato Tizio e Caio e forse anche Sempronio i quali occupavano abusivamente lo stabile; é stato ritrovato il cadavere di qualche trafficante e la fazione che lo sosteneva sfoga cosí il proprio rammarico mentre quella antagonista festeggia alla stessa maniera; guerra fra bande di spacciatori... in questo caso la disputa é fra chi ne brucia di piú; le popolazioni dei calmi e pacati quartieri periferici protestano per maggiore sicurezza stradale, per le fognature straripate, per il troppo secco o per la troppa pioggia, oppure solo a favore dell'installazione di un semaforo: bruciamo un autobus cosí ci vedono meglio al telegiornale! Non é uno scherzo, é la verita. Otto bruciati in pochi giorni a Fortaleza, dove la modalitá era sconosciuta. Comunque, state tranquilli, il massimo che vi puó succedere, se decidete di usare il servizio di trasporto pubblico, é arrivare in ritardo all'appuntamento, dovendo aspettare il prossimo magari in un lontanissimo rione periferico e questo se non viene bruciato a sua volta! Un consiglio comunque: scendere sempre rapidamente dall'automezzo!

martedì 11 febbraio 2014

Piogge, politica energetica e record di rapine sugli autubus.


Alcuni spunti di riflessione per oggi: Le pioggie cominciano ad apparire nell'interno del Ceará e soprattutto nella zona dell'alto e medio Jaguaribe, quella che alimenta i due maggiori invasi dello stato, i qui livelli si sono piú che dimezzati in 2 anni di scarse piogge. É presto per dire se servirá a qualcosa, anche considerando le previsioni degli specialisti, i quali scartano la possiblitá di avere grandi precipitazioni per quest'anno. Ottime considerazioni per allacciarmi al tema dell'energia elettrica citato nel titolo. Il governo Federale aveva puntato gran parte delle risorse per lo sviluppo su di un'energia economica proveniente dall'abbondanza di acqua nelle dighe: I livelli di quest'ultime, soprattutto nel sud-est, sono pericolosamente bassi e non si scartano forme di razionamento. Speriamo almeno che sia l'ora per pensare seriamente all'energia fotovoltaica, una ricchezza per il paese non ancora sfruttata. E non potevano mancare gli atti di ordinaria assenza di leggi, giustizia e stato nel Ceará. Statistiche della Polizia informano che nell'anno appena passato, i casi rilevati di rapine ai danni degli utenti degli autubus e delle proprie imprese di trasporto hanno raggiunto la cifra di sei per giorno. In alcuni casi, i malviventi, spesso adolescenti a cui la legge ottusa brasiliana permette qualsiasi cosa, si siedono al posto del controllore, sostituendosi a questo e riscuotendo il biglietto direttamente dai cittadini. Questi ultimi non hanno via d'uscita: o l'infernale trasporto pubblico, sovraffollato, rumoroso, torrido e pericoloso o starsene a casa senza lavoro.


domenica 9 febbraio 2014

Nuovi problemi per il governo che verrá.


E allora via con la prima! Oggi, domenica, il giornale "O POVO" pubblica in prima pagina un'articolo di approfondimento sulle irrisolte questioni che attendono il prossimo Governatore, la cui elezione avverrá in ottobre. 
Richiamiamo alcuni punti. I problemi trovati ad inizio legislazione permangono ed addirittura, in molti casi (vedi criminalitá, con la cittá al 7º posto nella graduatoria delle piú violente nel mondo), si sono inaspriti. Altri problemi che ad inizio del governo Cid Gomes non esistevano, sono emersi prepotentemente e mi riferisco alla siccitá. Vivere nel Ceará, come in gran parte del Nordest significa convivere con la poca pioggia ma alcune annate di precipitazioni abbondanti avevano colmato i grandi invasi e fatto ritenere che i grandi progetti potessero attendere. Da fonti sicure so per esempio che é stato investito pochissimo in macchine per trivellare e nella realizzazione di pozzi. Problematiche urbane: gli specialisti sottolineano la favelizzazione anche dei centri di villeggiatura come Guaramiranga (dove le belle montagne coperte da vegetazione tropicale sono invase da costruzioni abusive) o delle localitá di spiaggia. Le medie cittá crescono senza piani regolatori, senza controlli; immettere auto nel traffico é ritenuto l'unico segnale di crescita degli indici di qualitá della vita. Pochissima attenzione verso i problemi dati dall'espansione dei centri urbani, primo fra tutti quello dei rifiuti, porteranno alla convivenza con veri e propri ordigni inesplosi. 
Ma il governo Cid é stato comunque quello che piú ha investito in opere pubbliche da sempre. Praticamente ha fatto decollare l'industria e l'economia del Ceará con la costruzione e lo sviluppo del Porto di Pecem e delle attivitá esistenti nell'area. Ha costruito i tanto attesi ospedali regionali nelle cittá dell'interno, una vera chimera per i governi passati e le Unitá di pronto intervento d'emergenza 24 ore (UPA): insomma un governo che se non ha risposto a tutto (ed é mancato proprio sul fronte violenza) ha comunque creato molto ed investito nello sviluppo della societá locale. 

2014: anno nuovo, il Blog cambia.

Canoa Quebrada - CE, dicembre 2013
Con l'inizio del nuovo anno, sorgono spontanee le considerazioni e le valutazioni su quello appena trascorso e si tenta timidamente di mettere in atto tutti i grandi progetti e le meravigliose intenzioni che puntualmente, in prossimitá del capodanno, appaiono. Volente o nolente ogni passaggio di anno é uno spartiacque. Per quanto riguarda il blog, mi rendo definitivamente conto di non riuscire piú ad aggiornarlo con la frequenza che meriterebbe. Purtroppo il lavoro, seguendo una strana legge matematica, pur non aumentando nel suo comparto rendite (ahimè!), aumenta invece per quanto riguarda il peso, le mansioni, le responsabilitá ed il tempo perso. Ne risulta il suddetto poco tempo a disposizione per le attivitá che qualche anno fa erano il centro della mia attenzione. Ho pensato quindi di pubblicare piú spesso ma riportando solamente, ed in forma succinta, alcune curiositá apparse nei media locali od a me personalmente e che possano ben rendere l'idea di come vanno le cose da queste parti. Spero almeno in questo modo, di riuscire ad essere piú presente: condizionale d'obbligo, comunque! Per finire, una precisazione: non perdiamo mai di vista il fatto che quando parlo di Brasile, normalmente parlo di Ceará o di Nord-est...in altri Stati, ad altre latitudini, le cose possono essere, e spesso sono, molto differenti. Non mancheranno comunque le occasioni di commentare le notizie riportate, anche con l'aiuto dei lettori. Un saluto ed un buon 2014 a tutti anche se in ritardo!