lunedì 7 aprile 2014

Povera Patria dei Diritti Umani

Da qualche giorno, la giornalista piú seguita del paese, Raquel Sheherazade, non appare piú in TV con i suoi sagaci ed intelligenti commenti. L'unica professionista dell'informazione che aveva il coraggio di dire ció che tutti pensano e che quindi dava voce a quel popolo stufo, inorridito da tanta violenza e stanco di ingiustizie partitiche e delle troppe giustificazioni e perdoni, é stata censurata ed allontanata dalla televisione in cui era anchor-woman del telegiornale serale. Il suo torto? Criticare spesso il democratico governo rosso da 12 lunghi ed estenuanti anni al potere o, come recentemente, probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, comprendere e non ripudiare il comportamenti di alcuni cittadini che, stanchi di subire le conseguenze di una giustizia inutile e di una polizia ormai priva di entusiasmo e di organico, avevano legato ad un palo, con un catenaccio di bicicletta, un noto ladro della zona. É bastato che la poveretta "comprendesse" il gesto per scatenare l'ira degli sfaccendati paladini dei "diritti umani", gruppi pestilenziali di area politica conosciuta, i quali hanno ricevuto, direttamente da Dio, qui come in Italia, il diritto di cambiare il mondo a loro piacimento, fregandosene delle opinioni altrui e assolutamente non considerando i diritti di coloro che tutti i giorni perdono figli, mogli, padri, amici, vittime di una violenza criminale e dei criminali, nelle stanze dei bottoni, che la giustificano. La patria del Diritto Umano (secondo loro) affonda sotto il peso degli oltre cinquantamila morti ammazzati all'anno. Coloro che pensino di trovare qui la libertá che credono perduta in Italia sono accontentati. Tempi bui per questo paese.

sabato 5 aprile 2014

Brasile, indice IPS: fra gli ultimi a garantire la sicurezza personale

Pubblicate recentemente le classifiche riguardanti l'indice IPS, un sistema di valutazione della situazione sociale di 132 paesi, studiato da tecnici e studiosi del MIT e giá avallato ed utilizzato da numerose ONG di carattere mondiale. Misurando, attraverso numerosi parametri, come sono utilizzate le risorse provenienti dal miglioramento della situazione economica dei vari paesi, l'intenzione dell'indice é spronare i governi e le istituzioni ad un effettivo progresso e non solo ad una crescita economica alla quale non segue il necessario sviluppo. Il Brasile, occupando il 46º posto,  é il primo paese dei BRICS per posizionamento, superando facilmente il Sud Africa al 69º. Risulta peró molto indietro rispetto ad altri paesi sudamericani, come Cile, Uruguai ed Argentina. É soprattutto il parametro "libertá e scelta personale" a fare emergere il paese sudamericano al 27º posto ed a renderlo sicuramente uno dei paesi piú appetibili, nel gruppo degli emergenti, per investimenti imprenditoriali ed attivitá personali. 
Il grande problema che evidenzio in continuazione é peró quello della sicurezza personale. Anche l'indice IPS, attraverso un suo parametro, denota la drammatica situazione in cui versa il paese in questo settore primario per l'essere umano, situandolo alla 122ª posizione su 132 paesi analizzati!! Ma dove sono i governanti di questa nazione? Non ascoltano le grida della popolazione e non analizzano, come facciamo noi, i dati proposti a livello internazionale dagli istituti di ricerca e statistica specializzati? Fino a quando dobbiamo assistere a questo triste spettacolo di violenze, paura e crimini?