Da qualche giorno, la giornalista piú seguita del paese, Raquel Sheherazade, non appare piú in TV con i suoi sagaci ed intelligenti commenti. L'unica professionista dell'informazione che aveva il coraggio di dire ció che tutti pensano e che quindi dava voce a quel popolo stufo, inorridito da tanta violenza e stanco di ingiustizie partitiche e delle troppe giustificazioni e perdoni, é stata censurata ed allontanata dalla televisione in cui era anchor-woman del telegiornale serale. Il suo torto? Criticare spesso il democratico governo rosso da 12 lunghi ed estenuanti anni al potere o, come recentemente, probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, comprendere e non ripudiare il comportamenti di alcuni cittadini che, stanchi di subire le conseguenze di una giustizia inutile e di una polizia ormai priva di entusiasmo e di organico, avevano legato ad un palo, con un catenaccio di bicicletta, un noto ladro della zona. É bastato che la poveretta "comprendesse" il gesto per scatenare l'ira degli sfaccendati paladini dei "diritti umani", gruppi pestilenziali di area politica conosciuta, i quali hanno ricevuto, direttamente da Dio, qui come in Italia, il diritto di cambiare il mondo a loro piacimento, fregandosene delle opinioni altrui e assolutamente non considerando i diritti di coloro che tutti i giorni perdono figli, mogli, padri, amici, vittime di una violenza criminale e dei criminali, nelle stanze dei bottoni, che la giustificano. La patria del Diritto Umano (secondo loro) affonda sotto il peso degli oltre cinquantamila morti ammazzati all'anno. Coloro che pensino di trovare qui la libertá che credono perduta in Italia sono accontentati. Tempi bui per questo paese.
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