mercoledì 22 settembre 2010

Ritorno al passato.

É la mia opinione personale. Credere che il miglioramento economico corrisponda all'effettivo progresso dell'essere umano é fondamentalmente sbagliato; almeno qui nel sottosviluppato e popoloso nordest che continua a galleggiare in un mare di debiti a tassi del 15% al mese (esatto, ho scritto proprio mese!) e dove il boom economico é ininfluente per la maggior parte della popolazione.
Non esiste progresso che non sia spirituale, comportamentale, educazionale, sociale...tutto il resto sono frottole da ex comunisti populisti che hanno capito come é bello sedere a tavola con banchieri e finanzieri.
L'attuale campagna politica sta dimostrando drammaticamente l'instaurarsi di una "dittatura" champagne e caviale, certo soft, politicalmente corretta ed amata internazionalmente ma molto simile per quanto riguarda l'uso della propaganda al regime venezuelano ed efficacissima nello sfruttare una legge elettorale demenziale che permette la presenza di centinaia di partiti, migliaia di personaggi insignificanti, di un'uso scorretto ed anti-educativo di televisioni e sondaggi, di pagliacciate pubblicitarie ai limiti dell'indecente.
Il governo attuale cavalca il buon momento economico orgoglioso di aver creato milioni di posti di lavoro: siamo sicuri che un governo differente non li avrebbe creati? Sono le industrie e le piccole e medie imprese che creano il lavoro, sfruttando momenti congiunturali favorevoli, indipendentemente dai governi.
Ció che il precedente governo di Fernado Henrique Cardozo doveva fare per concludere un' epoca di grandi cambiamenti tra i quali l'istituzione dell'unica moneta solida ed affidabile posseduta dal Brasile era modificare profondamente le leggi elettorali e soprattutto quella che obbliga masse ignoranti e senza opinione a votare entrando senza saperlo nel parco buoi di politici scaltri ed opportunisti. Non l'hanno fatto forse perché non ne hanno avuto tempo poiché furono sconfitti al termine del secondo mandato o forse per opportunismo politico perché a tutti fa comodo cosí.
Un collega brasiliano commentava ieri che la sinistra sindacale al potere si prepara dal 1970 ed ora coglie i frutti. Tutti sono stati presi di sorpresa ma sono come drogati del "benessere" apparente. Il cantante Caetano Veloso, nel criticare i candidati Lula e Serra, ha affermato che il popolo é "come ipnotizzato, non pensa con libertá e chiarezza...Io non vedo propaganda di partito in Salvador ha detto, ma solo gente che vuole apparire al lato di Lula, questo é misero ed il Brasile non lo merita piú".
La vecchia e ben conosciuta attitudine latina che ben conosciamo! Cambiare casacca e schierarsi dal lato del vincitore anche quando lo si é lapidato fino a ieri.
Il momento politico é simile in effetti al 1950, all'epoca del presidentissimo Getulio Vargas. La popolazione vive un clima di euforia nel quale si sta perdendo di vista la democrazia: non critica piú e tutti vogliono sedere alla destra del padre.
Sempre il mio collega brasiliano, non giovane e che giá ha visto a sufficienza i corsi e ricorsi storici del paese, diceva che questa situazione un giorno porterá ad effetti molto spiacevoli....aggiungo io che in quel momento, nessuno si ricorderá la causa ed alla storia, come giá é successo, passerá come glorioso l'uomo sbagliato.
Registriamo questo post come promemoria per quando quei tempi arriveranno sperando con tutto il cuore di aver preso una micidiale cantonata!