martedì 27 aprile 2010

Morire per una moneta nella grande cittá

Purtroppo vorrei, e lo desidero veramente, scrivervi a proposito di belle notizie, darvi il resoconto di un'altra splendida giornata in quello che per molti é un paradiso tropicale....Purtroppo non trovo niente di tutto ció e sono costretto ad annotare su questo mio diario, un'altra stupida morte, un'altro episodio disumano.
Capita in una domenica notte qualunque, nella grande citta ai piedi dell'equatore, a due ragazzi qualunque, nel fior della giovinezza e con un futuro tutto da inventare...capita all'uscita di una delle molte case di forró, discoteche popolari forse unico divertimento per tanti. Un balordo, anche lui come tanti sparsi per la cittá ed a cui la legge non chiede nulla in cambio, si avvicina ai due ragazzi e chiede monete...i dettagli sono imprecisi ma, dalla primitiva richiesta si passa al tentato furto di un cellulare e, probabilmente, ad una reazione che costa ad uno dei ragazzi un fendente al petto con un pezzo di vetro. Nessuno pensa alla gravitá della situazione, l'ambulanza é chiamata, la polizia accorre ma si limita ad isolare lo spazio dai curiosi. Neanche pensano, forse per imperizia, a praticare misure per contenere l'emorragia...loro non sono lí per quello, sono i tutori dell'ordine giusto? Il ragazzo muore dopo mezzora, l'ambulanza arriva ma fuori tempo massimo. Bastava poco e forse si sarebbe salvato invece se ne é andata un'altra vita....
Il delinquente assassino é catturato: triste consolazione. Risulta essere noto alla polizia; la "giustizia" lo ha lasciato a piede libero per uno dei tanti cavilli che rendono impossibile la pulizia di queste cittá da tanta sporcizia umana.
Non ci resta che aggiungere che, probabilmente, tra qualche anno, grazie ai tanti programmi che beneficiano di libertá vigilata tutti i carcerati, sará di nuovo per le strade di questa grande cittá ai piedi dell'equatore, magari in una domenica notte qualunque fuori da una qualunque casa di forró.

venerdì 23 aprile 2010

Di nuovo niente di nuovo

Salve a tutti. Dopo qualche mese di assenza dal blog, non certo per mancanza di novitá e di notizie curiose sul Grande Paese gialloverde ma per motivi professionali, ritorno con qualche notizia che non puó certo essere considerata una novitá da queste parte ma che comunque merita per la sua atipicitá.

Titola il giornale: "Banditi armati assaltano centro di distribuzione di figurine" Come? letto male? tradotto male dal portoghese? No! 130000 figurine Panini della coppa del mondo di calcio 2010 sono state rubate ieri con un'azione condotta da ladri orgnizzati e ben armati che hanno svaligiato un deposito della provincia paulista, facendo ostaggi i 30 dipendenti. Si calcola una perdita di circa 20000 reais. Due le considerazioni: Tra un po' assalteranno anche i bambini nelle scuole mentre sono intenti a scambiarsi le figurine nel famoso e intergenerazionale "celo manca" ed é il caso di dire che le figurine stanno veramente andando a ruba!!

Italiano ricercato dalla Interpol è arrestato in Canoa Quebrada (litoral) mentre stava tranquillamente godendo di un meritato riposo nella paradisiaca spiaggia, in compagnia di un buon numero di avvenenti ragazze. Gli inquirenti hanno infatti messo le mani su di uno dei maggiori trafficanti internazionali in azione da queste parti.
La notizia non é una novitá e quindi calza perfettamente con il titolo dell'articolo: da anni le spiagge brasiliane sono habitat privilegiato per fannulloni, scappati di casa e da carceri di mezzo mondo e di impostori di ogni tipo, ognuno rigorosamente accompagnato dalle sue fedeli compagne locali, come squalo e pesce-pilota ed ognuno con quello stile tipicamente "made in Italy" visibile sia dal taglio del capello sia dall'alta moda in spiaggia. Purtroppo i commenti dei locali non sono cosí umoristici nel dipingere la figura dello straniero, mettendoci ahimé tutti nello stesso fascio di trafficanti, pedofili e puttanieri. Andiamo bene...