Elezioni in
Brasile 2012. Potrebbe essere una cosa seria: dovrebbe. Una
democrazia nuova, uscita da un trentennio da una dittatura
soffocante; un Paese in crescita, con un potenziale umano e economico
enorme; un sistema di voto moderno, effettuato tramite appositi
computer, é in grado di evitare brogli, confusioni ed errori e
consegna al popolo il risultato poche ore dopo la chiusura dei seggi.
Alla faccia dell'Italia, col suo medioevo fatto di matite e schede
piegabili che, una volta aperte, si trasformano in un lenzuolo
matrimoniale. Dispone, il Paese sudamericano, anche di un complesso
sistema di controllo basato su un ramo parallelo della giustizia, con
Tribunali Elettorali presenti in ogni Stato e con ramificazioni
municipali. Fin qui il lato positivo. Passiamo allora ad analizzare
la campagna elettorale in corso. Si vota per le amministrative
comunali, sindaci e consigli comunali: immaginate un ex Presidente
della Repubblica, da molti indicato come un Padre della Patria, da
altri, pochi, come un demagogo che per molto poco é sfuggito alla
giustizia, qualche anno fa, quando i piú alti dirigenti del suo
onesto partito sono stati cassati dai loro compiti pubblici (tuttora
sono in attesa di giudizio per i reati commessi), immaginatelo
dicevo, prestarsi a ridicoli siparietti elettorali in cui appare,
come un buon padre di famiglia, con il candidato sindaco di una
capitale nordestina che se lo guarda come fosse un santo e lo
ricambia con affettuosi sorrisi e cenni d'approvazione; oppure peggio
ancora: una Presidente in carica, simbolo della Nazione intera,
apparire in televisione ad ogni orario, in spot in cui cita
improbabili diminuizioni del prezzo dell'energia elettrica come
risultato "fortemente voluto dal governo del suo partito per il
popolo" e subito dopo, senza cambiare colore, giá che rosso era
e rosso é, appare il citato candidato a sindaco, beandosi di avere
gregari di tal fatta a tirargli la volata, sicuramente vincente.
Anche altri partiti non scherzano. Governatori impegnati
spudoratamente a favore di uno o dell'altro; senatori eletti e
deputati ecc. ecc. É democrazia mischiare cosí le carte? Tre mesi
di campagna elettorale, signori, e non si é visto, almeno qui da me,
un dibattito con tutti i candidati. Il lavaggio del cervello di un
popolo pochissimo culturalmente educato e pochissimo informato, lo
fanno le macchine con le foto dei candidati e gli slogan di campagna,
sulle note di capolavori musicali come "eu quero tchu eu quero
tcha" e "ai se te pego", a tutto volume. Oppure poveri
derelitti disoccupati che stanziano per giorni, mesi presso gli
incroci, sorreggendo una bandiera con il numero o la foto, del
candidato, svogliati e disinteressati: conta solo guadagnare qualcosa
e poi vinca chi vuole. Nessun dialogo, nessuna contrapposizione
dialettica, pochi comizi, demagogia a fiumi; nell'interno peggio
ancora: il voto scambiato per sacchi di cemento, mattoni o favori di
vario genere.
Aggiungiamoci che
il brasiliano appartenente alle classi meno abbienti, la grande
maggioranza, non ha opinione politica, non é informato, non ha
studiato e vota unicamente basato nei suddetti sistemi d'informazione
ai quali si aggiungono gli innumerevoli sondaggi di voto che spingono
il poveretto a votare per "il candidato che vince perché non
voglio buttar via il mio voto" (parole vere!).
É un vero
peccato, lo dico con tristezza. Il Paese non se lo merita ed i
brasiliani nemmeno. Purtroppo continuerá cosí e gli effetti nefasti
di questa discutibile forma di esercitare il proprio diretto di
rappresentanza, li vediamo nella vita di tutti i giorni: ospedali
affollati senza assistenza, criminalitá dilagante, droga ovunque,
opere pubbliche che si dilatano in tempi biblici, corruzione,
scioperi, burocrazia.
É strano vedere
come da queste parti nessuno si scaldi molto e le cose che ho scritto
sembra che le penso solo io e pochi irriducibili polemici, in massima
parte stranieri.
Teniamo duro
comunque! Ma secondo voi, chi le vince le elezioni? Il candidato
appoggiato da ex presidenti e Presidenta o quello appoggiato dal
Governatore? Oppure quello con buone idee e tanta volontá di far
bene ma senza padrino eccellente? Il risultato nelle prossime
settimane!