martedì 27 aprile 2010

Morire per una moneta nella grande cittá

Purtroppo vorrei, e lo desidero veramente, scrivervi a proposito di belle notizie, darvi il resoconto di un'altra splendida giornata in quello che per molti é un paradiso tropicale....Purtroppo non trovo niente di tutto ció e sono costretto ad annotare su questo mio diario, un'altra stupida morte, un'altro episodio disumano.
Capita in una domenica notte qualunque, nella grande citta ai piedi dell'equatore, a due ragazzi qualunque, nel fior della giovinezza e con un futuro tutto da inventare...capita all'uscita di una delle molte case di forró, discoteche popolari forse unico divertimento per tanti. Un balordo, anche lui come tanti sparsi per la cittá ed a cui la legge non chiede nulla in cambio, si avvicina ai due ragazzi e chiede monete...i dettagli sono imprecisi ma, dalla primitiva richiesta si passa al tentato furto di un cellulare e, probabilmente, ad una reazione che costa ad uno dei ragazzi un fendente al petto con un pezzo di vetro. Nessuno pensa alla gravitá della situazione, l'ambulanza é chiamata, la polizia accorre ma si limita ad isolare lo spazio dai curiosi. Neanche pensano, forse per imperizia, a praticare misure per contenere l'emorragia...loro non sono lí per quello, sono i tutori dell'ordine giusto? Il ragazzo muore dopo mezzora, l'ambulanza arriva ma fuori tempo massimo. Bastava poco e forse si sarebbe salvato invece se ne é andata un'altra vita....
Il delinquente assassino é catturato: triste consolazione. Risulta essere noto alla polizia; la "giustizia" lo ha lasciato a piede libero per uno dei tanti cavilli che rendono impossibile la pulizia di queste cittá da tanta sporcizia umana.
Non ci resta che aggiungere che, probabilmente, tra qualche anno, grazie ai tanti programmi che beneficiano di libertá vigilata tutti i carcerati, sará di nuovo per le strade di questa grande cittá ai piedi dell'equatore, magari in una domenica notte qualunque fuori da una qualunque casa di forró.

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