domenica 17 febbraio 2013

Eccessi legislativi

Ci sono momenti in cui mi stupisco della radicalitá dei legislatori brasiliani. L'entrata in vigore, nello scorso dicembre, della nuova Lei Seca, ovvero i nuovi articoli che puniscono chi guida in "stato di ebbrezza" (lo messo fra parentesi perché, vedrete a seguire, come basterá poco ad entrarci in questo supposto stato) rappresenta uno di questi. 
É risaputo che ci sono due modi per cui una legge non c'entra il suo obbiettivo di giusta regolamentazione della vita sociale: quando non é applicata e quando é applicata in misura eccessiva, sproporzionata e non progressiva. 
Sono del parere che la nuova legge peggiori, se mai poteva farlo, la precedente. É una mia opinione. Sapete che sono polemico e spesso controcorrente ma credo che, anche stavolta, molti condivideranno. 
Togliere gli ubriachi dal volante, sacrosanto diritto della societá organizzata, non coincide col criminalizzare chi ha bevuto un bicchiere di vino a cena, o anche due. I due casi dovrebbero essere trattati progressivamente, il primo con l'arresto ed il secondo con una multa, anche questa progressiva secondo il tenore d'alcol riscontrato. Invece, il Brasile, il paese dei 40000 morti ammazzati all'anno, la terra col piú alto tasso di omicidi al mondo, forse per farsi ipocritamente perdonare le mancanze nella sicurezza pubblica e le leggi molli come burro fuso, si introduce prepotentemente nel novero dei 12 paesi al mondo in cui mangiare un cioccolatino al Rum e guidare spalanca, se pescati in flagrante "delitto", le porte delle patrie galere. Attenzione anche all'uso "sconsiderato" di prodotti per l'igiene dentale a base di alcool, perché pure questi, se mai non dovessero farvi passare una notte in cella, vi alleggeriranno comunque di quasi 2000 reais. Bello vero? Giusto? Nel passato carnevale, festa grande in Brasile, 90 km di percorrenza sulla statale litoranea nel Ceará, tre posti di blocco in cui, di buona mattina, i solerti agenti dell'ordine cacciavano disgraziati che avevano magari bevuto due birre la notte prima ed il cui organismo, particolarmente pigro, aveva commesso l'errore di non smaltire a sufficienza l'alcool introdotto.
Da non credere poi con quale cipiglio e serietá si sostiene la tolleranza zero: opinione contrarie non si vedono ne si sentono oppure sono, come lo sará la mia, fortemente osteggiate ed additate come prodotto di menti perverse, dedite all'alcool e quindi fortemente sofferenti di stati allucinatori. 
Mentre la "giustizia" randellava nel buio i cittadini onesti alla caccia di qualche deficiente che si ostina a guidare veramente ubriaco, nelle periferie di Fortaleza, le note e permanenti bande di criminali se la spassavano, armati fino ai denti in barba all'altrettanto radicale legge del disarmamento (e magari pure ubriachi!), in decine di regolamenti di conti e lotte per lo spazio vitale di smercio del crack. Le cronache hanno registrato 60 morti nei 5 giorni del grande "feriadao", un incremento al giá triste bollettino dell'anno passato. Qui la tolleranza zero, purtroppo, siamo molto lontani dal vederla. In questi casi, la legge si tappa gli occhi ed accetta supina, la societá civile non reagisce, le punizione sono ridicole, altro che Lei Seca.
Io non mi oppongo al controllo ed al regolamento, che deve esserci. Sono contro agli eccessi i quali producono solo problemi per persone, in linea di massima civili e tranquille, e che si trovano ad essere criminalizzate piú di un qualsiasi ladro e di un falsificatore di carte di credito.
Pensate come staremmo tutti meglio nel vedere, invece, la giustizia e le forze dell'ordine attive nella repressione totale di tutti i traffici di droga e di tutti i criminali a piede libero che fanno di questo Paese una terra in cui, tutti i giorni, ci si arrischia a vivere.

3 commenti:

Carlo ha detto...

Purtroppo tutto il mondo è paese.........
Qui in Italia l'assurda legge fà danni ormai da parecchio tempo.

ottoaprile ha detto...

Sono perfettamente daccordo con te Alessandro . Per fortuna qui a Natal di "bafometri " nemmeno l'ombra anche se i posti di blocco c'erano e ci sono ancora ma principalmente per controllo documenti.Anche in questo il Brasile è paese di estremi . L'opinione pubblica si modella facilmente in base agli spot pubblicitari ed effettivamente nessuno osa contestare la irrazionalità del concetto di tolleranza zero che è errato .

Anonimo ha detto...

Bastian contrario ma concordo con la tolleranza zero come unica arma per mettere a posto questa maleducazione o non educazione dei brasiliani. Se poi nei rioni poveri s'ammazzano tra di loro poco importa poiché di agenti ce ne sono ancor pochi ma le cose si stanno muovendo ma ci vuole il suo tempo. Il cioccolatino al liquore e colluttori sono stati testati dopo cinque minuti dall'uso e non sono stati rilevate dosi alcoliche. Usate la bicicletta come il sottoscritto così inquinate meno l'aria. Aria che non riuscivo più a respirare a Milano