sabato 21 novembre 2009

Cosa abbiamo perso e cosa cerchiamo

Cominciamo con una domanda. Ma perché vivere in Brasile? Se non per forza, come nel mio caso, perché tanta gente sceglie o addirittura fa carte false per vivere in un paese complicato, a volte pericoloso, dove sanitá, istruzione e sicurezza pubblica sono precari ed un europeo deve avere necessariamente molti soldi per consentirsi qui una vita decente?
Sempre alla ricerca di quello che in Italia abbiamo perduto e che ricerchiamo all'estero, stavo digitando con un amico, lettore del blog, prossimo intenzionato al trasferimento verso lidi tropicali e, per caso, la conversazione si é orientata su questo tema. Riporto un piccolo frammento in cui rilevo cose interessanti.
Certo non risolve il dilemma ma aiuta!


willy diz:
in Italia non e' il massimo.Non so cosa ti dicono i tuoi a Novara...
alessandro diz:
mi dicono: "stattene in Brasile"!
willy diz:
pensa un po'! sinceramente ti direi la stessa cosa! sono sincero
alessandro diz:
lo so....purtroppo c'é pessimismo, il che non é un bene....qui in Brasile ci sono moltissime cose che non vanno....vedi sul mio blog… ma la gente é ottimista, crede nel futuro.
willy diz:
e' un pregio che ha il Brasile
alessandro diz:
io quando sono qui vorrei tornare in italia ma nell'italia di quando avevo 20 anni e le cose andavano bene per tutti, non c'erano problemi a trovare lavoro la gente era piú umile e tranquilla ed i soldi, anche pochi, bastavano poi peró, quando sono in italia, vorrei tornare subito in Brasile
willy diz:
io sono più giovane di te ma nel mio piccolo l'ho vissuta questa trasformazione che c'e stata in Italia…e infatti prima non avevamo quello che abbiamo ora però eravamo più felici.
alessandro diz:
allora bisogna capire cosa é cambiato....quando é avvenuto sto cambiamento e purtroppo mettersi il cuore in pace che indietro non si torna…
willy diz:
sembra una frase fatta ma il benessere non da la felicità e tu lo puoi dimostrare benissimo vivendo in Brasile.
alessandro diz:
come dicevo.....qui i problemi sono altri: malfunzionamento generale dei servizi, criminalità, sacche di terzomondismo, indisciplina, corruzione, droga dilagante ecc. però la gente sa vivere ed accontentarsi di quello che ha… ha un rapporto con il trascendentale, la religione, la spiritualitá, che forse solo gli orientali hanno...noi l'abbiamo perso, o non l’abbiamo mai avuto…..abbiamo perso il piacere delle piccole conquiste quotidiane. Abbiamo avuto la sicurezza e questa... ha ammazzato la vita perché la vita é insicurezza...l'unica cosa sicura della vita é la morte!! se vivi insicuro, come qui, dai valore a tutto...certo i problemi non spariscono e le rabbie e gli stress neppure ma é una maniera diversa di vivere. Ti faccio un esempio prima di andare a cena: Oggi un camion ha strappato il nostro cavo di allacciamento alla rete elettrica. Faccio notare che qui tutto é esterno, un gomitolo di fili e cavi elettrici e telefonici, sistema dicono comune al continente americano. Vivo in periferia, in un rione in cui tutti si conoscono ed il mio negozio é situato nella strada principale. Mentre aspettavamo l'intervento dei tecnici che é avvenuto solo in nottata, invece di disperarsi come sarebbe successo in Italia, in pochi minuti, chiedendo ai vicini, ho localizzato un muratore-elettricista al lavoro nelle vicinanze e di cui giá sono cliente, senza chiedermi niente in cambio e istantaneamente, con una semplice prolunga, mi ha fatto un'allacciamento di emergenza alla rete della vicina, la quale si é prontificata a concedermi la sua energia per quanto tempo servisse. Morale, abbiamo continuato a lavorare, i gelati sono sopravvissuti ed abbiamo atteso senza stress l'arrivo dell'equipe tecnica. Da questo piccolo esempio di vita quotidiana, tirate voi qualche conclusione!
Un abbraccio.


alessandro diz:
(bello questo lo metto sul blog)!!

2 commenti:

Max ha detto...

Post mi pare di capire del Nov. 2009. Sono passati quasi cinque anni , per certi versi un 'era per chi abita in Italia.Mi viene da ridere quando penso ai soloni europei dell economia che dicevano che il peggio sarebbe successo nel 2010 e poi di sicuro ci sarebbe stata la ripresa ...Sappiamo tutti come sia andata a finire e devo dire che ,se confronto i dati economici di Pil, di disoccupazione, etc di Brasile e Italia , mi viene invece da piangere.Ma la cosa terribile è che qui il fondo non è stato ancora in realtà raggiunto.... AVRA' GRANDI PROBLEMI MA IO SOGNO IL BRASILE PERCHE' L' ITALIA , GRAZIE A BERLUSCONI ED AI SUOI FINTI OPPOSITORI ,E' DIVENUTA UN INCUBO .

alessandro ha detto...

Ciao. Alla fine anche io mi motivo cosí: Il Brasile non é il massimo ma ha margine e possibilitá per crescere...l'Italia invece, giorno dopo giorno mi risulta piú difficile credere che torni a essere florida: non avevamo un grande senso di nazione ma ora non abbiamo neanche piú un popolo! Abbiamo perso la nostra essenza di essere italiani e questo decreta la fine dell'Italia nei prossimi decenni.