sabato 5 giugno 2010

Il verde che non c'é piú

Uno dei problemi piú sentiti dalla popolazione di Fortaleza é la progressiva scomparsa delle sue aree verdi e delle piazze di periferia, create anni fa allo scopo di fungere da centri di ritrovo per la pratica di sport e tempo libero.
La cittá é ormai una metropoli caotica in cui é mancato il progetto, l'organizzazione, la lungimiranza. Tutto é stato travolto e stravolto, occupato e disoccupato; intere aree di periferie edificate senza che la Prefietura (analogo in Italia al Comune, n.d.a.) facesse quello per cui é stato creato: il bene della collettivitá.
Le poche volte che le aree periferiche hanno ricevuto un'area attrezzata, progettata per lo sport ed il tempo libero e frettolosamente inaugurate in epoche elettorali per scopi puramente pubblicitari di questo o quel politico, é intervenuto a posteriori il fattore menefreghismo e l'incuria dolosa per le cose pubbliche, tipica brasiliana: in questo modo, nel giro di pochi anni le strutture sono vecchie, sporche e gli spazi abbandonati od al massimo a servire da ritrovo per tossicodipendenti e barboni di cui invece la cittá abbonda.
Se nelle zone turistiche e nei quartieri delle zone "in" la situazione é, in linea di massima, accettabile, anche se neanche lontanamente da compararsi con le cittá del centro-nord europa o canadesi per esempio, nell'immediato ridosso e nelle periferie troviamo il vuoto cosmico od al massimo qualche campetto di calcio.
La cittá é ricca di laghetti naturali che potrebbero essere parchi e luoghi di svago per la popolazione: in effetti in pochi casi questo succede poiché nella maggior parte, queste zone, anche dopo i recenti interventi del Comune che ne ha migliorato l'illuminazione, sono carenti di manutenzione e pericolosi per essere habitat di poco raccomandabili soggetti che ne fanno un luogo di caccia.
Una recente statistica osserva che Fortaleza, per essere in accordo con le norme ONU dovrebbe avere piú di dodici metri quadrati di verde per cittadino mentre a stento arriviamo ai tre!!
Insomma, continuano a vendere auto ed il traffico é ormai ingovernabile ma di rendere disponibile per il cittadino normale qualche metro in piú di verde neanche se ne parla.
E dire che nel 1995 circa, nei suoi anni migliori e con governanti migliori, questa era una delle cittá piú verdi del pianeta; poi il passaggio allo status di "metropoli", il traffico caotico e violento, le macchine vendute come il pane con finanziamenti a perdere di vista ed una serie di governanti ed amministratori preoccupati solo degli interessi personali e di partito ed il risultato lo stiamo vedendo: cemento, asfalto, palazzoni, file di auto in coda e stress in aumento.

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