martedì 11 febbraio 2014

Piogge, politica energetica e record di rapine sugli autubus.


Alcuni spunti di riflessione per oggi: Le pioggie cominciano ad apparire nell'interno del Ceará e soprattutto nella zona dell'alto e medio Jaguaribe, quella che alimenta i due maggiori invasi dello stato, i qui livelli si sono piú che dimezzati in 2 anni di scarse piogge. É presto per dire se servirá a qualcosa, anche considerando le previsioni degli specialisti, i quali scartano la possiblitá di avere grandi precipitazioni per quest'anno. Ottime considerazioni per allacciarmi al tema dell'energia elettrica citato nel titolo. Il governo Federale aveva puntato gran parte delle risorse per lo sviluppo su di un'energia economica proveniente dall'abbondanza di acqua nelle dighe: I livelli di quest'ultime, soprattutto nel sud-est, sono pericolosamente bassi e non si scartano forme di razionamento. Speriamo almeno che sia l'ora per pensare seriamente all'energia fotovoltaica, una ricchezza per il paese non ancora sfruttata. E non potevano mancare gli atti di ordinaria assenza di leggi, giustizia e stato nel Ceará. Statistiche della Polizia informano che nell'anno appena passato, i casi rilevati di rapine ai danni degli utenti degli autubus e delle proprie imprese di trasporto hanno raggiunto la cifra di sei per giorno. In alcuni casi, i malviventi, spesso adolescenti a cui la legge ottusa brasiliana permette qualsiasi cosa, si siedono al posto del controllore, sostituendosi a questo e riscuotendo il biglietto direttamente dai cittadini. Questi ultimi non hanno via d'uscita: o l'infernale trasporto pubblico, sovraffollato, rumoroso, torrido e pericoloso o starsene a casa senza lavoro.


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