giovedì 21 agosto 2014

Per quel pugno di voti.

Aperte le danze elettorali, precipitato misteriosamente l'aereo di uno dei migliori pretendenti (a proposito: tutto apparentemente segretato, emerge solo, tra lo stupore generale, che la scatola nera riporta conversazioni di un'altro volo e che l'areo, che un video ritrae mentre cade come una pietra, ha semplicemente "perso portanza" durante il tentativo di decollo!!), ci si ritrova comunque ad auspicare un cambiamento generale.
Personalmente ritengo che il Brasile abbia perso una grande occasione in questi ultimi dodici anni. Il gigante, da sempre assopito, si é svegliato, stiracchiato, ma poi, sotto il pesante influsso ideologico e la palese incompetenza dei suoi domatori, si é steso ed é tornato a dormire. L'ultimo sussulto fu la coppa , ma pure lí la bastonata presa con la Germania é servita, se non altro, per ribadire la necessitá di un riposo o meglio, di una degenza. 
Il gigante ora dorme. Tutti noi abbiamo perso il momento giusto, l'attimo perfetto per trasformare il Paese. Le riforme, quelle che lo avrebbero lanciato nella competizione internazionale con lo spirito di primeggiare, quelle che avrebbero dovuto semplificare, punire i colpevoli, migliorare, moralizzare ecc, sono state coscientemente promesse ma mai eseguite dal partito rosso-stellato al comando. Chiaro che a loro non gliene poteva importare di meno: il loro ricco bottino é stato ampiamente garantito e, per non scontentare l'ala piú ideologizzata, quella che ancora crede al mito bolivarian-cheguevarista, si é scelto, di mantenere ancorato il Paese al blocco dei falliti dell'america del Sud, Argentina e Venezuela, mentre il flirt con Cuba e Bolivia si mantiene appassionante (con profusione di denari pubblici per costruire porti nell'isola caraibica). Ora la sfida si sposta in televisione, dove, come al solito, é tornato a seccarci l'orario elettorale gratuito obbligatorio. Dovete sapere che qui é obbligatorio votare ed é obbligatorio che le televisioni, in perfetto sincronismo d'orario, concedano ore a centinaia di partiti, movimenti, liste e candidati, tutti a dire le loro ricette magiche e tutti convinti di cambiare in meglio. Qualcuno, come il deputato Mauro Filho del Ceará, addirittura si sbilancia affrettandosi a chiedere al parlamento locale, di approvare una modifica costituzionale che permetta alle migliaia di "chiese" evangeliche e affini, oltre a non meglio identificati "luoghi di culto", di poter essere costruite e gestite senza nessun obbligo di legge per quanto riguarda i permessi, estendendo questa deregulations anche all'obbligo di rispettare il volume durante le strampalate funzioni che sempre piú si assomigliano a sagre paesane con bande e gruppi stonati ma rigorosamente dotati di martellanti e completissime batterie. Pensa che invenzione il deputato: con tutto quello che poteva fare per pensare a risolvere i problemi (troppi) che attanagliano la gente normale, quella che, al contrario di qualcuno, lavora anche 12 ore al giorno, s'infila negli autobus stracolmi che si incastrano irrimediabilmente in un fiume stagnante di veicoli, simbolo glorioso della potenza del gigante e dei suoi addestratori, s'impegna in una crociata contra una supposta prevaricazione degli organi di controllo ai danni di questi "poveri" centri di culto che fanno solo bene alla gente. Cosa si fa per un pugno di voti in piú!

6 commenti:

Max ha detto...

Salve,bellissimo post, complimenti. Vivo ancora in Italia ( sigh !) ma seguo o cerco di farlo, quello che accade in Brasile , visto che voglio venire a vivere lì e la disamina della situazione è perfetta .Premesso che non sono un complottista mi chiedo cosa sarebbe accaduto qui (italia) se l'aereo di uno dei massimi candidati alle elezioni fosse caduto.Non che faccia il tifo per le tensioni sociali ma la chiamiamola calma con cui la notizia è stata accolta e metabolizzata mi ha un pò deluso .
Vorrei sapere che ne pensi del debito verso l'estero che il Brasile ha e se questo può fare gravi danni al paese , seguo l'andamento dell' economia brasilera e del Real e se da una parte ( da europeo che se ne vuole andare)son contento, dall 'altra (lungo termine ) sono un pò preoccupato per i conti economici del Gigante ,Saluti

alessandro ha detto...

Ciao, grazie per il commento. Ti rispondo anche se un poco in ritardo: purtroppo il tempo é veramente tiranno. Per quantoriguarda la notizia della morte del presidenziabile Campos, il Brasile é uno di quei paesi che ti sorprendono. Loro riescono a metabolizzare e far scomparire notizie gravissime in pochissimo tempo. L'accaduto giá non faceva piú notizia 72 ore dopo. Morto un papa se ne fa un'altro é la conclusione dei brasiliani. Loro sono fatalisti ed abituati alla morte: qui muoiono 100.000 persone all'anno vittime di incidenti stradali e di omicidi. In televisione, efferati crimini scompaiono dopo 24 ore per fare spazio ad altri altrettanto crudeli. Ormai siamo assuefatti, niente ci impressiona piú di tanto!

alessandro ha detto...

DEBITO CON L'ESTERO. dimenticavo: il debito, cresciuto negli ultimi anni, é oggi circa 320 Mld USD. Le riserve in dollari peró sono ugualmente cresciute e cospicue, attestandosi a circa 350 MLD USD. Questa copertura rende il Brasile un paese credibile finanziariamente e ritenuto buon pagatore, Inoltre, c'é poco rischio di mancato pagamento anche per via delle sue ingenti ricchezze minerarie e naturali, la soliditá delle banche pubbliche e l'attuale politica fiscale ancora equilibrata. Su scala temporale, poi, il Brasile presenta ottime possibilitá di crescita...i nostri problemi sono altri!

Unknown ha detto...

scusa alessandro, ma non mi sembra che dopo 72h postmorten siano state tacitate tutte le notizie. Poiché sino alla domenica del funerale, perciò da Martedi 13 ore 12:30 sono 6gg e 144h . Gli ultimi spiccioli dopo Fantastico di rede Globo, forse, anche nel JD della stessa alle 13:15 di Lunedì 18? Un po´ troppo per i miei nervi. E un uomo poi poteva fare la differenza, secondo te che conosci come funzionano qui le cose? Secondo me no! E perché vedi complotti? Io prendo spesso gli aerei qui in Brasile ma quando sono a bordo divento religiosissimo, e sono Ateo. Posso immaginarmi i piccoli aerei, poiché c´è troppo lassismo o distrazione in giro. Non so, io sia dei piloti che automobilisti brasiliani non mi fido proprio

alessandro ha detto...

Infatti io ho detto subito che si trattava di un incidente e nulla lasciava presagire un attentato... io stesso ancora non credo in un complotto, anche se peró i flight recorder spenti mi lasciano perplesso...Chiedi se un uomo poteva mai cambiare? Sono gli uomini che cambiano le cose, non i partiti. Chi ha perso di piú con la morte di Campos é Aecio Neves, l'unico che avrebbe potuto intimorire Dilma nel 2ºturno con idee e politica veramente d'opposizione. Morto Campos, era sicuro che la sua vice prendesse il timone e guadagnasse voti sull'onda dell'entusiasmo e del ricordo dell'ex candidato. Tale effetto é peró controllabile dal partito al potere e dalla candidata alla riconferma presidenziale, in quanto Marina é una vecchia conoscenza petista e quest'ultimi hanno armi da usare contro di lei (e lo stanno facendo). Campos comunque era un economista, un buon amministratore ed un politico nuovo che amava il suo lavoro: direi magari alle prossime elezioni, poteva fare sí la differenza rispetto al trito ritrito petista. Un saluto!

Unknown ha detto...

secondo il mio punto di vista è la Società che cambia le cose. Campos faceva campo nel modo populista sudamericano, niente di più. Economisti anche ma più pragmatici, sopratutto nella finanza e giustizia, due settori privilegio di chi si gongola su Patrimoni e Potere