sabato 19 settembre 2009

Lento miglioramento


I dati dell'ultimo censimento, effettuato nel 2008, hanno riportato qualche segnale di miglioramento per le condizioni di vita della fascia più bassa della popolazione.

Circa 600 mila persone sono infatti uscite dalla fascia classificata come di vera miseria, ossia coloro che guadagnavano al massimo 207 Reais (circa 80 Euro) al mese.
Ciò non deve comunque trarre in inganno circa le condizioni di vita della popolazione dello stato del Ceará, di cui Fortaleza é capitale: si contano ancora circa 4 milioni di poveri su una popolazione che non arriva a 9 milioni !!
Il dato che emerge é quello della forte disuguaglianza tra ceti abbienti e gli strati inferiori della società cearense. L'IBGE, istituto di geografia e statistica brasiliano, ha rilevato sì una diminuzione dell'indice GINI, che misura tali disuguaglianze sociali, ma in misura minore di quanto succeda negli altri stati della Federazione. Questo porta alla conclusione che il Ceará rimane uno fra gli Stati più poveri e sottosviluppati del Brasile.
Possiamo vedere nelle periferie della capitale gli effetti di tale situazione: mancanza di struttura urbana, rete pubblica fognaria inesistente, strade letteralmente bombardate, emarginazione, "favelizzazione" devastante creata da emigrazione interna che si disloca dalle campagne (in cui la situazione é ancora all'etá della pietra) alle città.
Nella stessa capitale vediamo gli effetti nefasti della disuguaglianza: edifici dalle linee avveniristiche nelle aree commerciali e turistiche, grandi e sfarzosi magazzini e shopping center, hotels e resort lussuosi, auto del valore d' appartamenti, a fare da contrasto con le periferie appena descritte. Veramente gli effetti non sono solo questi purtroppo. Criminalità dilagante, invasione di droghe economiche e devastanti (crack), prostituzione, infanzia abbandonata, sporcizia ecc.
Se un miglioramento economico del Brasile è realmente avvenuto, rimango invece scettico sull'effettivo miglioramento delle condizioni sociali e mi risulta difficile intendere quali siano stati i benefici in otto anni di governo Lula: fino a quando si manifesterà egoismo, opportunismo, mancanza totale di sensibilità politica e soprattutto volontà di agire veramente per togliere, attraverso tasse ed imposte mirate, a chi ha troppo quel poco che servirebbe per migliorare la vita di molti.


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