venerdì 11 settembre 2009

Un capro espiatorio?

I giornali locali titolano la notizia della scarcerazione dell'italiano preso per i bacini alla figlia in una affollata piscina in Praia do Futuro. La scarcerazione è provvisoria ed è avvenuta perchè la Giustizia ha concesso al "colpevole" un habeas corpus. In questo modo potrà rispondere in libertà.
Una delle clausole della condizionale è: non tornare a delinquere. Ciò vuol dire, per come lo intendo io, che è già stato giudicato e che qui, ecco cosa mi spaventa, chiunque possa accusare di aver visto e, senza che neanche si valuti chi è la persona che accusa oppure senza che gli si faccia un esame psicologico e oftalmologico, si decida che un uomo è colpevole. A nulla valgono le prove in difesa dell'accusato e che nessuno dei presenti, a non essere i due solerti difensori dei giá ridicolizzati costumi brasiliani (carnevale, samba e tanga a Copacabana), abbia visto nulla di strano.
Un comodo "capro espiatorio" per richiamare l'attenzione su pedofilia e prostituzione infantile? Ma cosí si gioca opportunisticamente con la pelle degli altri e si svilisce un'intera comunitá che qui lavora e produce;
Quello che una legge confusa come questa crea é solo un clima da "caccia alle streghe": ho letto qualche commento alle notizie riportate su un quotidiano locale in cui alcuni lettori, i quali magari non hanno accompagnato la vicenda dall'inizio, si auguravano di vedere il poveraccio condannato per stupro e consegnato alle galere brasiliane per essere "rieducato"..... alcuni si dimostrano risentiti del fatto che il disgraziato passa fare ritorno in patria senza essere stato giudicato (come se non lo fosse giá stato).
Non credo sia questa legge l'arma che possa dissuadere chi pratica atti indecenti e immorali contro innocenti dal continuare a farlo.

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