mercoledì 30 settembre 2009

Il quotidiano brasileiro

Diamo un’occhiata ad alcune delle notizie in circolazione sui quotidiani locali.
Stiamo vivendo in una città in cui, parallelamente, hanno dichiarato sciopero, ormai da dieci giorni, le Poste ed i bancari. Paralisi generale. Difficoltà enorme per i commercianti e coloro che, necessariamente, ricevono pensioni. Prestiti da cui dipendono attività e persone, che non possono essere elargiti, pagamenti e bollette sparite, assegni inutilizzabili e tutto ciò che il lettore potrà ben immaginare. Qui è normale, tutti gli anni queste categorie scendono in lotta perché già sanno che saranno accontentate con aumenti al di sopra delle possibilità. A questi seguiranno tutti gli altri pasciuti e sereni benestanti delle categorie ministeriali, statali e federali: polizia federale, tribunali, università. Non potrei giudicare se giusto o errato ma è evidente il contrasto con la parte veramente produttiva del Paese, industria, commercio, piccoli imprenditori individuali che non faranno mai uno sciopero per il proprio salario perché non possono permettersi di perdere un’ora di lavoro. Nelle industrie, l’orario è ancora di nove ore al giorno; operai e operaie lavorano in piedi in ambienti oltremodo caldi e polverosi e spesso gli straordinari, che sono necessari per resistere alla scorretta competizione delle merci cinesi, non sono pagati ma scambiati con ore di ferie che non vengono mai date.
Altre notizie: un imprenditore coreano assaltato in avenida della zona commerciale (i rapinatori qui badano al sodo e, per fermare la vettura in cui il malcapitato si trovava usarono vari colpi di arma da fuoco).
Turista tedesco ferito durante assalto in villa nella spiaggia di Cumbuco, ormai davvero il supermercato della rapina: ogni ben di Dio di proprietà di facoltosi stranieri a disposizione di nullafacenti e delinquenti.
La centralissima Avenida S. Dumont appare in testa alla classifica dei reati di “saidinha bancária” ovvero: il cliente esce dall’agenzia con i soldi e, dopo che è stato a lungo tempo spiato da “pali” all’interno della banca (nessuna investimento in sicurezza negli ultimi dieci anni ma utili stratosferici per gli istituti bancari)è intercettato dai complici, sempre armati, che gli sottraggono il denaro.
Unica notizia positiva: il Tribunale obbliga la Compagnia di Acqua e fognature ad effettuare l’allacciamento alla rete fognaria dei balneari della Praia do Futuro…e pensare che era l’unica spiaggia della città considerata “bandiera azzurra” ed indicata ai turisti di tutto il mondo!

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